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Enit e Fico-Eataly World insieme per valorizzare l'enogastronomia italiana
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2017

L'accordo di collaborazione sottoscritto a Roma da Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, e Fico-Eataly World, si pone l'obiettivo di attrarre milioni di visitatori valorizzando la cultura enogastronomica del nostro Paese attraverso il parco della biodiversità più grande al mondo


L'Italia del turismo non può prescindere dal made in Italy, dalle eccellenze enogastronomiche e dalla cultura del cibo per promuovere la propria identità e il proprio valore. Parte da questa considerazione l'accordo di collaborazione sottoscritto a Roma da Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, e Fico Eataly World e che si pone l'obiettivo di attrarre milioni di visitatori attraverso la valorizzazione della cultura enogastronomica del nostro Paese. A sottoscrivere l'accordo la presidente dell'Enit Evelin Christillin e l'amministratore delegato di Fico Eataly World, Tiziana Primori alla presenza del consigliere d'amministrazione di Enit ed Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, del sottosegretario al Turismo-Mibact, Dorina Bianchi e di Fabio Maria Lazzerini. «Quella enogastronomica è una delle principali motivazioni che spingono il turista a scegliere di intraprendere un viaggio in Italia. E il Belpaese è fra le mete enogastronomiche maggiormente apprezzate dal viaggiatore straniero desideroso di entrare in contatto con il nostro territorio e le sue tradizioni", ha commentato Evelin Christillin, sottolineando la costante crescita di questo segmento del turismo che registra una spesa giornaliera più sostanziosa rispetto ad altri e spiega l'impegno dell'Enit sempre più insieme alle Regioni, nella promozione proprio di questo nostro patrimonio.

Alimentari e vini, le categorie merceologiche che stimolano maggiormente gli acquisti degli stranieri

Dati alla mano, nel 2015 sono stati oltre 920 mila i viaggiatori stranieri che hanno visitato l’Italia per una vacanza enogastronomica, +5,9% sul 2014 e +11,6% rispetto al 2012. Anche i pernottamenti generati, 1,3 milioni, sono in aumento del 10,4% in confronto al 2014 e del 34,7% rispetto al 2012. La spesa degli stranieri per una vacanza all’insegna dell’enogastronomia, pari a 192 milioni di euro, nel 2015, dimostra l’ottimo stato di salute del settore che segue un trend di crescita notevole dal 2012 ad oggi (+54,8%) e incide sempre di più sulla spesa turistica complessiva dei turisti stranieri in viaggio nel nostro Paese (fonte Banca d’Italia). «Alimentari e vini rappresentano le categorie merceologiche che stimolano maggiormente gli acquisti degli stranieri, che destinano un terzo del budget di una vacanza all’enogastronomia, con una spesa media di circa 190 euro», ha aggiunto il sottosegretario Dorina Bianchi, ricordando che «l’Italia è il primo paese dell’Unione Europea per numero di prodotti agroalimentari riconosciuti DOP e IGP. Tutto questo fa dedurre che il trend di crescita centrato su cibo e vino si consoliderà e l’Italia può giocare un ruolo di capofila». L’intesa con Fico prevede che Enit realizzi azioni promozionali destinate al grande pubblico, agli operatori turistici e ai media, in Italia e all’estero e nelle fiere. In questo senso Fabio Lazzerini, ha fatto sapere che saranno coinvolte «le agenzie Enit all'estero per individuare mercati e strategie migliori per promuove l’Italia del cibo: i prodotti, la loro lavorazione, la nostra grande tradizione e cultura enogastronomica».

Un progetto colossale da 100milioni di euro su 80.000 mq 


Nel suo Piano Triennale Enit ha dedicato un cluster specifico al cibo e agli itinerari del gusto. «Stiamo realizzando iniziative promozionali per sostenere lo sviluppo e la conoscenza delle produzioni locali d’eccellenza e delle loro tradizioni, sempre al fianco di operatori e produttori, incoraggiando la creazione di modelli di business innovativi in risposta alle nuove esigenze turistiche internazionali».
«Ci siamo avventurati in un progetto colossale, il più grande parco agroalimentare al mondo, 100 milioni di euro di valore, per realizzare un universo che produce occupazione e tramanda cultura», ha detto nel suo intervento Farinetti. «Cercheremo di rispettare la data di apertura prevista il 4 ottobre». La Fabbrica Italiana Contadina, sulla via Emilia a Bologna, offrirà a milioni di persone di tutto il mondo l'opportunità di conoscere la meraviglia della nostra biodiversità. Su 80.000 metri quadrati troveranno spazio 40 fabbriche di trasformazione, 25 ristoranti, mercati, 10 aule per la didattica e un percorso di diversi chilometri, «consentendo un’esperienza unica e irripetibile: capire la nostra agricoltura, la trasformazione alimentare, degustare il nostro cibo, fare un giro sulle 6 “giostre” educative dedicate al fuoco, alla terra, al mare, agli animali, al vino ed al futuro», ha spiegato Tiziana Primori, precisando che «tutti potranno divertirsi e imparare, grazie a 30 eventi e 50 corsi al giorno tra aule, teatro, e spazi didattici, aree dedicate allo sport e ai bimbi, alla lettura ed ai servizi, un cinema ed un centro congressi che può ospitare da 50 a 1.000 persone». Ed è prevista pure la realizzazione di un hotel che sarà dato in gestione ad una società italiana. «Stiamo già lavorando ai programmi da proporre agli operatori turistici ma anche a quelli da dedicare alle scuole».

Italia, al primo posto tra le gourmet destination


Il turista enogastronomico “tipo” è di nazionalità estera per il 50,3% e proveniente principalmente da Francia, Germania e Regno Unito mentre i nostri connazionali provengono prevalentemente da Lombardia, Lazio e Veneto. Entrambi, italiani e stranieri si considerano molto soddisfatti della vacanza enogastronomica in Italia che si aggiudica un voto di 8,1. I turisti stranieri, in particolare, hanno un’ottima percezione dell’Italia come meta enogastronomica che supera in tale settore Paesi come Francia e Spagna. I turisti cinesi e statunitensi indicano il Belpaese come unica destinazione enogastronomica. Per i tedeschi, l’Italia è al primo posto come destinazione per una vacanza all’insegna del cibo. La “cucina” è la motivazione che raccoglie il più alto livello di soddisfazione dopo il “patrimonio artistico” e le “bellezze naturali” sia fra i turisti stranieri che italiani (“Food Travel Monitor 2016” e Rapporto sul turismo italiano 2016). Il sentiment dei turisti italiani e stranieri relativo al cluster “ristorazione” è pari ad 80,4% ed è superato solo dai cluster “pulizia”, “accoglienza” e “posizione” (dati Travel Appeal su quasi 27 milioni di opinioni rilevate nelle recensioni analizzate sui canali Expedia, Trip Advisor, Booking).

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