I colori di Verona e dintorni
Da Verona al Lago di Garda, seguendo i colori che hanno creato una destinazione glam












Il verde di Verona
Mai sentito parlare del “Veronese”? È il colore scoperto dal grande Paolo Caliari, il famoso pittore nato a Verona, ed è un verde tra lo smeraldo, la malachite e la giada che gli inglesi chiamano “viridian”.
Verona è una delle più importanti città d’arte che da secoli racconta meravigliose storie dei popoli che hanno lasciato un segno nella sua cultura. La città attrae sia i turisti leisure che gli operatori Mice: dai musei agli spettacoli rock, lirici e balletti che vengono organizzati all’Arena e al Teatro Romano, fino alla buona cucina grazie anche al carattere degli abitanti, che un proverbio veneto definisce “tutti matti”, cioè disposti al divertimento nella loro Verona, vivace ed elegante.
Prima delle colline, verso la Valpolicella o verso il Lago di Garda, sorgono strutture che lavorano tutto l’anno grazie alle manifestazioni fieristiche come Vinitaly o Marmomac o Fiera Cavalli, per chi desidera divertirsi ci sono i Parchi di divertimento come Gardaland e Caneva World. Molte famiglie veronesi, industriali della moda e produttori di olio e vino, hanno investito anche nell’ospitalità restaurando meravigliose antiche Ville o offrendo un’ “experience sul territorio”.
L’azzurro Garda
In questi anni si è sviluppato il concetto turistico del “Garda unico” che fa da cerniera a tre regioni: Veneto, Trentino, Lombardia.
Pittori, poeti, scrittori hanno decantato le acque del Garda, ma è con W. Goethe che il lago trova il suo più grande interprete “Conosci la terra dove i limoni mettono il fiore, le arance d’oro splendono tra le foglie scure, dal cielo azzurro spira un mite vento, quieto sta il mirto e l’alloro è eccelso, la conosci tu forse?”.
Franz Kafka ambientò uno dei suo racconti a Riva: “Cacciatore Gracco” e James Joyce in una poesia scrisse “O Benàco di Zaffiro in te e nelle tue brume le stessa natura si è fatta metafisica. Chi può guardare in quel blu e non credere?”. Non sono solo i poeti a elogiare le Riva del Garda, anche i pittori, per esempio Jean Baptiste Corot, ha dedicato ben tre tele al lago, anche Gustav Klimt, che rappresenta una visione di Malcesine e una di Cassone.
L’Alto Garda è stato asburgico e, ancora adesso, ha uno spirito mitteleuropeo: per questioni storiche, il Garda, è stato considerato imperiale e ancora oggi in fondo gli austriaci e i tedeschi si sentono a casa. L’azzurro del cielo e delle acque non hanno confini e anche le cittadine rivierasche che si affacciano sulla riva bresciana hanno molto da raccontare.
Il giallo di Limone
Da Riva del Garda a Limone e Gargnano ancora oggi è possibile vedere qualche coltivazione di questo agrume. Coltivato dagli Arabi, giunse dalla Sicilia in Liguria e da quella regione fu portato da monaci francescani a Limone e Gargnano, da dove, coltivato intensivamente, si diffuse insieme a cedri e altri agrumi in tutto il Garda, la zona più a nord dove siano stati mai coltivate queste specie.
Il Garda è un universo di bellezza, di storia, di tradizione gastronomica. Per quanto ci si sforzi di considerarlo un unicum, ci si ritrova a fare i conti con il fattore umano e con la storia di chi l’ha abitato. Sta a noi amarlo in tutte le sue forme.
#FocusMM
Strutture in Veneto e sul Garda selected by MM: Due Torri Hotel, Crowne Plaza, Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & Spa, Byblos Art Hotel Villa Amistà, Villa della Torre, Villa Serego Alighieri, Aqualux Hotel, Hotel Caesius Thermae & Spa Resort, Hotel Parchi del Garda, Hotel Du Lac et Du Parc Grand Resort, Grand Hotel Gardone, Hotel Villa Feltrinelli, Palazzo Victoria, Riva del Garda Fierecongressi, Hotel Savoy Palace