Ispirate alla grande tradizione spirituale del Paese, le opere artistiche indiane celebrano i momenti salienti di una storia millenaria che ancora oggi mantiene inalterato il suo fascino
Ogni dominazione, ogni età hanno lasciato le loro tracce in India. Nei monumenti, nelle arti decorative e nelle sculture, si possono ripercorrere cinquemila anni di questa splendida e unica civiltà nata nella valle dell’Indo che non ha mai smesso di esercitare il suo forte ascendente nel mondo, continuando instancabilmente ad attirare a sé pellegrini, turisti, studiosi di arte e di storia.

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A nutrire il patrimonio ricchissimo dell’India è soprattutto la sua grande tradizione religiosa, che trova espressione in particolare nei suoi monumenti: i grandi stupa che celebrano i momenti salienti della vita del Buddha, i templi scavati nella roccia e le pitture murali di Ajanta ed Ellora, il tempio del Sole a Konarak, a forma di grande carro. Le grandi architetture dell'era mussulmana, i sontuosi palazzi dei re Moghuls. Il monumento più universalmente famoso è il Taj Mahal di Agra, un sogno di marmo, un gesto d'amore eretto in memoria di una sposa amatissima. E sempre ad Agra, il Forte dove l'imperatore morì, prigioniero del suo stesso figlio. E poi i templi di pietra di Khajuraho, interamente scolpiti e decorati a formelle, il Palazzo dei Venti a Jaipur, la "Città Rosa", un palazzo-illusione che si assottiglia verso l'alto come una quinta di teatro. Per arrivare alle moderne università, agli impianti per l'energia nucleare e alle grandi dighe, i templi dell'India di oggi.


