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TOSCANA
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210
2018

Mille travel experience da scoprire

Una Toscana tailor made ed emozionale vince la sfida e aumenta la competitività
 

Tra le wedding destination preferite in Italia_1 L’Auditorium del Palazzo dei Congressi_2 Vespa Tour e Toscana Wine Architecture valorizzano nuove strategie di brand identity._3 La Cantina Antinori a San Casciano (foto Archea Associati)_4

La destinazione Toscana è forse tra le poche del nostro Paese che riesce sempre a sorprendere per i suoi risultati in costante crescita riuscendo a raccontare un’idea di viaggio sempre diversa, proponendo offerte variegate in un territorio ricco di paesaggi e tradizioni e creando innumerevoli motivazioni di viaggio: una meta turistica così forte da confermarsi tra le prime undici top destination nelle classifiche internazionali. Arte, cultura, borghi fermi nel tempo, ma anche tradizione enogastronomica di altissimo livello, con proposte di benessere a 5 stelle e scelte di turismo slow ecosostenibile sono solo alcune delle tante facce di una voglia di turismo esperienziale sempre più ricercata e in espansione.

Love me in Tuscany

Ecco perché non è un caso che proprio la Toscana sia la meta preferita per organizzare il giorno più romantico della propria vita: il matrimonio, potremmo dire l’esperienza per eccellenza. Secondo il rapporto Destination Wedding in Italia, stilato del Centro studi turistici di Firenze (CST), ben il 31,8% degli stranieri che decidono di sposarsi nel Bel Paese sceglie la Toscana. Nel 2016 – dati alla mano anche di Toscana Promozione turistica – si sono registrate 2mila567 nozze con coppie provenienti dall’estero, con una media di 55mila euro spesi per ogni matrimonio e un investimento totale di 141 milioni di euro su un totale di 440 a livello nazionale. Un giro di affari, tra beni e servizi, davvero importante, tanto da diventare un business di riferimento per la Regione in ogni stagione dell’anno. Ma quali emozioni cercano gli stranieri nel nostro Paese? Prima regola la location, esclusiva, romantica e di atmosfera, e in questo la Toscana propone grande varietà. Secondo il CST di Firenze, nel 2016 gli stranieri hanno preferito i luxury hotel (32,4%) e le ville storiche (28,2%), ma la tendenza del 2017 e del 2018 rivela l’aumento dell’interesse per le location tradizionali, soprattutto ville e tenute private, come dei piccoli borghi. Certaldo, per esempio, un piccolo borgo medioevale nel cuore della Valdelsa, in provincia di Firenze, è stata la cornice perfetta per 110 matrimoni, di cui l’80% di sposi stranieri. Una volta pronunciato il fatidico sì, via alla scoperta del territorio, all’inseguimento del life style toscano, tra arte, natura, artigianato e chicche enogastronomiche. Un insieme di richieste di mercato, con target di riferimento precisi, che è stato ben sviluppato dagli operatori locali.

Good Practice, good way to travel

Love me in Tuscany, dedicato al turismo wedding è infatti una delle quattro Good Practice presentate dalla toscana nell’ambito del progetto europeo Brand Tour (Building Regional Actions for New Developments in Tourism), che vede la Regione tra le capofila del progetto e che ha come obiettivo il miglioramento della capacità di sviluppare il turismo attraverso la promozione, l’innovazione e la diversificazione dell’offerta. La novità dell’approccio è nell’ottica diffusa, attenta non solo alle strategie di offerta, ma anche all’implementazione degli strumenti di policy necessari a sviluppare nuovi prodotti turistici personalizzati, in grado di soddisfare target emergenti e favorire i flussi turistici verso l’Unione Europea e in particolare verso il nostro Paese.

Oltre al wedding, un business effettivamente in forte crescita, la Regione Toscana ha già lanciato il progetto della Via Francigena Toscana, del Wine Architecture, e del Valdichiana Living. Contemporaneamente la Regione ha aderito al piano europeo Herit-Data, un progetto che ha come obiettivo una gestione sostenibile dei flussi turistici, con l’aiuto delle tecnologie e valorizzando tutto il patrimonio culturale – unico al mondo – per rendere fruibili ai visitatori le ricchezze del territorio in maniera intelligente, ma preservandone la conservazione.

Tuscany Mice, business unit dedicata

Grande attenzione anche al comparto Mice. Allo scorso Imex Frankfurt 2018, Toscana Promozione Turistica e Destination Florence CVB, braccio operativo dell’agenzia regionale in campo congressuale, hanno presentato il progetto Tuscany MICE insieme a un nuovo logo, che vedrà in tre anni un investimento di più di 154.000 euro per rilanciare il settore congressuale della Toscana; un percorso di rinnovamento dell’Industria dei Meeting nella Regione intrapreso a gennaio di quest’anno per favorire e potenziare la promozione delle principali destinazioni locali, perfette per la meeting industry.

«Il turismo Mice», ha dichiarato Alberto Peruzzini, direttore di toscana Promozione Turistica, durante la presentazione a Francoforte, «ha un valore di oltre € 993.000.000 e rappresenta il mercato più sviluppato per il turismo d’affari. Grazie a questo nuovo progetto stiamo lavorando per creare, in Toscana, una business unit dedicata al turismo Mice. Crediamo che la collaborazione con Destination Florence CVB migliorerà notevolmente i canali di vendita e supporterà la valorizzazione della nostra destinazione anche in questo settore».

Nuove brand identity

Tutto il comparto sentiva, infatti, la necessità di una nuova brand identity per mostrare la Toscana da una diversa prospettiva, quella business, dando la possibilità concreta anche ai soggiorni professionali di vivere il territorio in maniera piacevole. «La Toscana vanta 284 sedi ideali per conferenze, eventi, incentive e lanci di prodotti, di cui 3 centri congressi, 36 altre sedi e 199 hotel per conferenze», ha dichiarato Carlotta Ferrari, direttrice di Destination Florence CVB, «supporteremo la destinazione con il nuovo marchio Tuscany MICE insieme a un ventaglio di nuove strategie». Quali i prossimi passi? Prima di tutto, creare un nuovo database di fornitori toscani e buyer nazionali e internazionali composto da almeno 40.000 contatti e condurre un’analisi di benchmarking dell’offerta Mice dei principali competitor della Toscana, in primo luogo a livello europeo. Ogni anno, inoltre, saranno realizzati almeno 9 Fam trip di giornalisti, opinion leader e rappresentanti di aziende sia italiane che estere, con l’obiettivo di far conoscere le strutture toscane congressuali e non; inoltre saranno messe in calendario 6 partecipazioni a fiere ed eventi B2B di settore e una serie di attività di attrazione sul territorio. Se Food& Wine, Città d’arte, Wellness e Sun&Beach sono stati i prodotti turistici più richiesti dai 50 buyer internazionali che hanno preso parte all’ultimo Buy Tuscany On the Road, la direzione da seguire è già tracciata.

Un mercato turistico quello toscano in continua evoluzione, reso virtuoso negli ultimi anni da strategie condivise tra pubblico e privato, dove destinazioni e operatori di settore hanno sentito fortemente la necessità costante di adattare e modificare la loro offerta in base alle richieste della domanda. Prova ne è l’interesse per lo shopping, una nuova frontiera del turismo per l’Italia, già sperimentata in altri paesi europei, una componente accessoria della travel experience che oggi si sta rivelando un altro asset da non perdere di vista, a volte anche primaria motivazione di viaggio. Sarà questa una nuova sfida per la capacità di offerta toscana, che verrà affrontata in autunno durante il primo forum italiano sull’argomento, Shopping Tourism per la Toscana. Ma la chiave del continuo successo di questa destinazione, così legata alla grande storia del nostro Paese, è proprio la sua capacità di anticipare le tendenze, nell’organizzare in modo coeso l’offerta complessiva, verso una mission più ambiziosa: arrivare ad avere un segmento turistico per ogni motivazione di viaggio. Perché più il viaggio e il soggiorno (leisure e Mice) sono tailor made, più aumenta la competitività, mantenendo la nostra Toscana versatile, ricca ed eternamente giovane.

Quali le destinazioni bleisure migliori della regione? Eccole.

Questo articolo è stato tratto MasterMeeting 7-8/2018, scopri gli altri approfondimenti cliccando qui.

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