Mice all'ombra del Vesuvio
Angoli nascosti e suggestivi per un itinerario bleisure fuori dalle solite rotte

Napoli, una città che tutti conoscono per la sua allure romantica e misteriosa, ma pochi sanno che Napoli è anche una sorprendente destinazione congressuale per la qualità e originalità delle sue strutture alberghiere e per la ricchezza di luoghi e percorsi da scoprire. Ecco un vademecum per un soggiorno Mice all’ombra del Vesuvio oltre le solite guide
Musei, atelier e case che aprono all’ospitalità d’hotel ecco la Napoli inaspettata, che si svela dietro un portone, nella trama dei vicoli o nella quiete del litorale di Posillipo. Luoghi unici e sconosciuti ai più come la Galleria Borbonica fatta costruire nel 1853, interamente a mano con cunei e martelli, da Ferdinando II di Borbone che incaricò l’architetto Errico Alvino di progettare un viadotto sotterraneo scavato nel tufo che, da Monte Echia, congiungesse il Palazzo Reale a piazza Vittoria. In via dei Tribunali 214 vale la pena visitare l'Archivio storico del Banco di Napoli, con la più ricca documentazione bancaria del mondo, circa 80 chilometri di carte, dalle quali emergono le storie private di personaggi del calibro di Caravaggio, Verdi, il principe Raimondo di Sangro.
Ha lo spettacolare fascino di una rovina antica confuso com’è tra i resti delle ville romane che punteggiano il litorale di Posillipo, il seicentesco Palazzo Donn’Anna, uno dei luoghi più iconici della città, capolavoro incompiuto di Cosimo Fanzago: il Palazzo costruito nel 1642 per volontà della principessa di Stigliano Anna Carafa ospita un suggestivo teatro, oggi sede della Fondazione Ezio De Felice. Separato dal mare da tre imponenti arcate in tufo consente di godere dell’entusiasmante spettacolo del Vesuvio, di Capri e della Costiera Sorrentina.
Nel borgo di Porta Posillipo, sulle pendici della collina che degrada verso il mare, si scorge la splendida Villa dei principi Doria D’Angri in stile neopalladiano, con affreschi di gusto egizio. All’esterno, spicca, la costruzione di una pagoda cinese, in legno e muratura. Sulle tre guglie sovrapposte della copertura sono ancora presenti i campanelli di bronzo che, con il loro suono, rendono ancora più affascinante questa costruzione.
A venti metri sotto Piazza del Plebiscito si apre un enorme labirinto di gallerie, acquedotti e cisterne realizzati da greci e romani alcuni dei quali risalenti a 5000 anni fa e visitabili con una zattera.
Nel cuore del centro antico, in piazzetta Crocelle ai Mannesi, lungo via Duomo si trova la Chiesa di San Giorgio Maggiore con la sua tela "mobile" di 40mq che nasconde un affresco più antico. Sul costone di Capodimonte ecco il Palazzo de' Liguoro famoso per la scala a chiocciola interamente scavata nel tufo. In pochissimi sanno poi che all'interno della facoltà di ingegneria dell'Università Federico II, si trova la vasca navale universitaria più grande d'Europa.






Location di lusso in città
Insomma, i presupposti per un entusiasmante esperienza di lavoro e piacere in città ci sono proprio tutti. Sì, perché l'aria di mare, il sole, la simpatia dei napoletani, il buon cibo e anche la presenza del vulcano, costituiscono una miscela irresistibile che riesce a dare la giusta carica per affrontare anche le ore di lavoro nelle più calde giornate estive. Per un evento Mice di alto livello, nella residenziale zona di Chiaia dove il barocco esuberante del centro storico cede il passo all’eleganza sobria di vetrate ed edifici dove alloggiano boutique e grandi alberghi si trova il Grand Hotel Parker’s, in vetta alle classifiche per la cura dell’accoglienza: 5 stelle lusso con 79 camere eleganti e fresche di restyling e una Presidential Suite in grado di ospitare fino a 10 persone. Merita una tappa il ristorante gourmet George. A premiare è la cucina di Domenico Candela, che propone piatti ben bilanciati tra creatività e tradizione. Si cena sulla terrazza panoramica spalancata sul golfo.
In via Chiaia 216, ex residenza dello storico casino di Salita S. Anna di Palazzo, la casa di tolleranza più rinomata della città, si trova una inattesa e raffinatissima maison d'hôtes, il Chiaja Hotel, 27 camere arredate con mobili di alto antiquariato. L’accoglienza è attenta, con prima colazione a base di marmellate fresche e piccola pasticceria dello chef.
Aggrappato alla montagna, maestoso e onirico, l’Hotel San Francesco al Monte è un ex monastero del XVI secolo affacciato sul Golfo di Napoli, sul Vesuvio e sull'Isola di Capri. La posizione è strategica, a 5 minuti a piedi dalla stazione della funicolare, perfetto per chi vuole esplorare a piedi il capoluogo. Qui le stanze sono cariche di suggestioni, tra opere d’arte e leggende: all'interno dell’ex convento è conservata un’antica cappella con una sedia, che, si dice, sia miracolosa per la fertilità. Oggi, le celle dei monaci sono state convertite in 45 eleganti camere. Una vista spettacolare sul Vesuvio e sull’isola di Capri si gode dal ristorante La Terrazza dei Barbanti, dove i sapori delle materie prime di qualità e a chilometro zero si esaltano in ricette come i calamari farciti con ricotta e pepe o le capesante in tempura allo zafferano. Da assaggiare la crostatina di pastiera calda con spuma al limoncello e crema di cioccolato bianco. Anche questa è la Napoli che non ci sia aspetta capace di coniugare perfettamente Mice, cultura e piacere.
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