Circondata da un alone di glamour, quella del direttore d’albergo è in realtà una professione molto complessa che richiede numerose qualità caratteriali e manageriali che vanno sviluppate tramite lo studio ma soprattutto affinate con l’esperienza sul campo. Queste competenze, che per certi versi ricordano quelle di un direttore d’orchestra, sono caratterizzate da sfaccettature che talora sembrerebbero in contrasto: carismatico innanzitutto, il general manager deve essere di volta in volta autocratico, democratico, diplomatico ed etico. Ecco perché allora quella del general manager è oggi un professione unica, che merita per questo di essere certificata. E proprio questa idea, portata avanti con determinazione dal Capitolo Italiano di EHMA (European Hotel Managers Association) e dal suo delegato nazionale Ezio Indiani (GM del Principe di Savoia di Milano), è sfociata finalmente nella realizzazione di una vera e propria certificazione. Che è stata presentata ieri a Milano dal Comitato Rapporti con le Istituzioni coordinato da Palmiro Noschese (Managing Director Italy Meliá Hotels International), che del progetto è stato l’ideatore.



L’iter che ha portato alla certificazione della professione del direttore d’albergo non è stato semplice ed è passato attraverso varie fasi. A partire dalla definizione della professione stessa, il che ha consentito poi l'adozione di un sistema comune di misura e di riferimento, strumento fondamentale per accedere alla normazione e quindi alla certificazione vera e propria. In sintesi questa definizione è stata strutturata attraverso sei macro aree di intervento del GM: visione globale; organizzazione generale; gestione delle Human Resources; leadership; pianificazione degli obiettivi; gestione del controllo operativo. Per completare il processo di certificazione EHMA, tra gli enti di certificazione autorizzati da Accredia (ente di accreditamento italiano) ha individuato come partner Intertek. «La certificazione non è un sistema di accesso al mondo del lavoro» ha sottolineato Palmiro Noschese», non è rivolta a chi vorrà fare il General Manager ma a coloro che hanno già ricoperto o ricoprono tale ruolo. Non è un sistema di misurazione delle conoscenze, abilità o competenze bensì di conferma della professionalità che utilizza come parametro di riferimento il documento sviluppato da EHMA. Ecco però perché per un professionista è oggi fondamentale certificarsi: questo infatti è oggi l’unico strumento in grado di confermare le proprie competenze e il proprio ruolo; di favorire la crescita dei GM del domani; di contribuire ad elevare la professionalità e il ruolo di GM; di contribuire alla crescita economica nella piazza in cui si opera. Il direttore “certificato” insomma gode di una rafforzata fiducia da parte dei clienti e allo stesso tempo si pregia di un elemento distintivo che lo differenzia dalla concorrenza: può dichiarare infatti la propria professionalità non in modo autoreferenziale ma attraverso una certificazione».