“Gli italiani preferiscono Best Western”, concorda Giovanna Manzi
Best Western è il brand alberghiero preferito da circa il 20% degli italiani ed un marchio molto consolidato nella scelta dei business traveller del nostro Paese. A rivelarlo è una ricerca recente di Doxa, effettuata su un campione di 2mila interviste online (delle quali: 1.200 per general population, 400 leisure traveller e 400 business traveller).

«Uno dei risultati che più colpisce», spiega Simone Pizzoglio, head of department di Doxa,«è che, Best Western, come brand awareness risulti secondo solo a Hilton. Ma c'è di più: infatti se analizziamo invece i parametri legati a posizione delle strutture, efficienza del servizio e vicinanza alle esigenze dei clienti, Best Western conquista addirittura la leadership per i viaggiatori italiani». «E ci fa davvero piacere rilevare che questa grande "familiarità" verso il nostro brand», ha aggiunto la Ceo di Best Western Italia, Giovanna Manzi, «si consolida in particolare in riferimento ai business traveller. Ciò significa che le attività di marketing e comunicazione, online e offline, messe in pratica negli ultimi cinque anni hanno funzionato. Certo, oggi affrontiamo sfide sempre nuove e un mercato che anche nel breve periodo è cambiato notevolmente: nuovi player hanno fatto il loro esordio e la tecnologia e la disruption sono vere e proprie sfide per l'hotellerie. Ancora una volta il fatto che il nostro brand, in questo contesto così complesso e competitivo, risulti noto e amato dal pubblico ci rende particolarmente contenti». Sempre la ricerca Doxa, tra le novità principali, segnala la crescita dei siti per l’affitto di appartamenti o camere sul modello di Airbnb. «Sono competitor particolarmente incisivi per quanto riguarda i fattori legati a prezzo e posizione», dice Pizzoglio, «E, inoltre, rispecchiano la tendenza degli italiani a prenotare con sempre maggiore frequenza attraverso siti web e app: se nel 2013 era solo il 29% del campione totale a farlo, nel 2017 siamo arrivati al 58%». Altro tema affrontato è stato quello della crescente importanza delle recensioni ai fini delle prenotazioni alberghiere: otto persone su dieci le consultano prima di prenotare e oltre la metà del campione sceglie la struttura in base alle recensioni positive. «Attualmente, pricing, qualità e posizione restano elementi necessari per conservare il proprio posizionamento», ha spiegato Giovanna Manzi , «ma non sono più sufficienti per creare quella “wow experience” che è essenziale per mantenere alta la fidelizzazione della clientela. Ecco perché voglio sottolineare ancora una volta l’importanza degli investimenti in comunicazione: Best Western nel 2018 punterà anche su una campagna radio e proporrà un calendario dei “Best Days” per le promozioni speciali dei singoli hotel».
Infine i numeri: «Nel 2017», ha concluso la Ceo, «abbiamo chiuso con un fatturato totale hotel bed & breakfast pari a 223 milioni di euro, il 5,2% in più rispetto al 2016. Un ottimo risultato, guidato dalle strutture di Bologna (+21%), Padova (+13%), Treviso (+12%) e Torino (+11%). Il fatturato proveniente dal brand per gli hotel affiliati, pari a oltre 90 milioni di euro, è aumentato del 7,1%. E le prospettive per il 2018 sono positive, con gli arrivi di gennaio in crescita dell’11% rispetto al corrispondente periodo del 2017 e un aumento del prenotato a pari periodo del 23%»