A.A.A. hotel in Italia acquistasi
25 miliardi di immobili in mano a fondi stranieri. Transazioni per quasi 3 miliardi di euro nel 2016. Outlook dei prossimi anni: un centinaio di alberghi acquisiti da investitori straniere, non solo nelle città più importanti o nelle destinazioni turistiche più famose
Il Belpaese fa gola agli “speculatori”, sia istituzionali che privati, che vedono negli alberghi di dimensioni corrette e location interessanti, delle eccellenti opportunità di business, se non addirittura dei “trophy asset”. Nessun fondo sembra però interessato agli hotel stagionali, balneari, montani e lacustri.
Tra gli investitori bisogna distinguere tre categorie:
- i fondi speculativi (o hedge fund), che hanno un orizzonte temporale di 3-5 anni entro i quali devono avere una forte rivalutazione del loro asset;
- i fondi istituzionali (i fondi sovrani o i fondi delle grandi compagnie assicurative), che puntano ad investimenti consolidati in Occidente, che diano una remunerazione del capitale immobilizzato progressiva nel medio-lungo periodo. Un esempio di questi è il fondo sovrano del Qatar (Qatar Holding LLC) che, negli ultimi anni, ha puntato sul lusso acquistando tra gli altri l’Hotel Baglioni e l’Excelsior a Roma, lo Starwood a Firenze, il Gritti a Venezia (e altri);
- i fondi che acquistano debiti e che in questo periodo stanno rastrellando proprietà turistiche e industriali a prezzi incredibili. Progettano di rivalutarle e rivenderle favoriti dall'inflazione che a breve dovrebbe ripartire.
I grandi fondi, soprattutto americani (Blackstone, Cerberus, Fortress, Bain, Apollo, etc.), nati proprio per gestire le sofferenze di banche e assicurazioni, in momenti come questi comprano debiti e riescono a impadronirsi di beni immobiliari che a volte nascondono veri e propri tesori. I fondi internazionali sono lungimiranti, hanno una vision del mercato di lungo termine, sanno che l'inflazione è prossima, e rilevano queste strutture perché sono in grado di gestirle, metterle a reddito per poi gradualmente venderle. Senza cuore.
Per ora in Italia, quando le aziende alberghiere non vanno, si chiede aiuto alla Cassa Depositi e Prestiti, ovvero un finanziatore straordinario: lo Stato!