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2020

Italian Hotel Monitor, effetto Covid- 19 già a fine febbraio

Coronavirus e hotel italiani: la prima pioggia di disdette e cancellazioni nell’ultima settimana di febbraio con una diminuzione della R.O. di oltre 2 punti (-2,2)

Coronavirus e hotel italiani_1

Dopo un gennaio e un inizio di febbraio che avevano fatto registrare per gli hotel italiani interessanti incrementi sia in termini di occupazione che di prezzo medio camera, il consuntivo del secondo mese del 2020 annuncia una svolta negativa determinata dal Coronavirus. A partire dall’ultima settimana del mese, infatti, sono iniziate a piovere disdette e cancellazioni che hanno poi portato alle chiusure di marzo e aprile - IHM per febbraio, mese ancora apparentemente normale, evidenzia già una diminuzione della R.O. (occupazione camere) di oltre 2 punti (-2,2), mentre l’ADR (prezzo medio camera) flette ma non allarma.

Coronavirus e hotel italiani

Lo scenario “Coronavirus e hotel italiani” è di estrema preoccupazione, limitandosi, infatti, alla lettura dei dati di febbraio sono ben 31 su 39 i capoluoghi che registrano un’occupazione camere negativa: spiccano in particolare Padova (-9,1), Bergamo (-8,9), Parma (-7,7), Como (-6,4) e Brescia (-6,3). La R.O. (Room Occupancy) media nazionale della classe upscale scende a 57,3 punti percentuali, mentre il prezzo medio camera cala a 102,92 euro, nonostante 21 città abbiano registrato un incremento dell’ADR.

Poteva essere un mese normale, considerati gli annunci di flessione del quadro economico nazionale e le tinte fosche che da mesi preoccupavano il mondo del lavoro e la produzione industriale, ma è toccato proprio gli alberghi e ai trasporti avvertire immediatamente il crollo della domanda. Al primo contatto con i fedeli collaboratori del Monitor, nessuno credeva che l’impatto di un’influenza, per quanto aggressiva, potesse essere così devastante per l’industria dell’ospitalità. Nessuno immaginava che CoVid-19 avrebbe cancellato il movimento commerciale, d’affari e leisure in tutta la Penisola. Nessuno, nemmeno noi, poteva immaginare quello che sta accadendo in queste settimane.

I pochi segnali positivi rilevati da IHM nel mese di febbraio sono tutti concentrati nel centro e sud Italia, dove gli effetti del virus hanno iniziato a farsi sentire con un paio di settimane di ritardo. Svetta Pesaro, che fa registrare un incremento di +2,9 punti grazie anche al fatto di aver ospitato un evento sportivo importante come la Final Eight di Coppa Italia di pallacanestro.

In termini di Room Occupancy, solo 5 città ottengono un risultato superiore al 60%, mentre altre 4 si attestano al di sopra del 55%. “Ma questo è nulla - dicono gli albergatori - rispetto a ciò che si registrerà nei prossimi mesi”.

In termini di prezzo medio, al vertice del ranking con un ADR di 131,65 euro per le strutture upscale, si conferma Venezia, nonostante la cancellazione di gran parte degli eventi collegati al Carnevale, seguita da Milano (130,10 euro), Firenze (107,14 euro) e Napoli (103,68 euro), le uniche quattro città oltre quota 100 euro. Per quanto riguarda le altre tipologie, negli hotel di classe midscale (3 stelle), che per capacità ricettiva e diffusione rappresentano la caratteristica ospitalità italiana, l’occupazione camere di febbraio si attesta al 53,8% (-1,7 punti) ed il prezzo medio a 55,55 euro (-0,3).
R.O. negativa per gli hotel di classe luxury (-3,4 punti). L’ADR è di 381,33 euro.

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