La riforestazione che aiuta il clima
Piantare alberi è la migliore soluzione al problema del riscaldamento globale, secondo la rivista Science Magazine.
“Entro il 2020 saranno andati distrutti 50 milioni di ettari di foreste; un’area dalle dimensioni pari alla Spagna!”. A dirlo è il rapporto “Conto alla Rovescia verso l’estinzione” che Greenpeace ha presentato durante il vertice mondiale del Consumer Goods Forum di Vancouver, che riunisce le principali multinazionali del settore alimentare chiamate a discutere circa l’impatto che il loro operato ha sulla vita del pianeta. Il sistema alimentare, a cui l’agricoltura industriale fa da volano, è responsabile di un quarto di tutte le emissioni di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico.
Il riscaldamento climatico
Il 25-30% dei gas serra rilasciati ogni anno nell’atmosfera provengono dalla deforestazione. Le foreste pluviali formano una preziosa banda di raffreddamento intorno all’equatore terrestre, ma la loro deforestazione è una delle principali cause del riscaldamento globale.
La pratica del “taglia e bruci” come tecnica di coltivazione per rendere i terreni fertili con la cenere derivante dal disboscamento dell’area, è seconda solo al settore energetico in quanto a produzione di gas serra. Secondo gli esperti per stabilizzare i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera è necessario ridurre le emissioni, e al contempo assorbire CO2, copiando il comportamento chimico del ciclo clorofilliano delle piante.
La riforestazione
Uno studio pubblicato su Science Magazine dichiara che per contrastare i cambiamenti climatici occorre fare:
- un miglior uso delle foreste;
- un’azione di riforestazione;
- un’azione di afforestazione (ovvero piantare alberi dove non ve ne sono mai stati).
La FAO ed altri esperti hanno calcolato che la ritenzione globale di carbonio, che si otterrebbe riducendo la deforestazione ed incrementando la ricrescita forestale, l’agro-silvicoltura e gli insediamenti forestali, potrebbe compensare nel corso dei prossimi 30 anni circa il 35% delle emissioni di CO2 prodotte dai combustibili fossili.
Quanti alberi dovrebbero essere piantati?
Secondo uno studio del politecnico di Zurigo ne occorrerebbero 1200 miliardi, una massa vegetale in grado di ottenere un assorbimento di CO2 pari a 90 miliardi di tonnellate. Molti Paesi hanno già sviluppato attività in questa direzione, Cina ed India sono le capofila.
In Italia, invece ricordiamo l’impegno di Milano a diventare sempre più green ed ecosostenibile, grazie all’ambizioso progetto di piantumazione di 3 milioni di piante, nell’arco temporale dei prossimi 10 anni.
In questa direzione va anche l’imprenditoria alberghiera che condivide sempre di più con i propri ospiti una particolare sensibilità ai temi etici. Dal 2015 il Gruppo alberghiero Accor si impegna a raggiungere il traguardo della piantumazione di 10 milioni di alberi entro il 2021.
Oggi, ogni ospite degli alberghi del Gruppo Accor può attivamente e direttamente contribuire a questi preziosi obiettivi, o acquistando un albero sull’APP mobile di Accor, o supportando iniziative come “Plant for the Planet”.