Silvio Vettorello è oggi alla guida del Grand Hotel Tremezzo


Una carriera nel segno dell’accoglienza italiana più esclusiva
Nel curriculum del neo general manager del Grand Hotel Tremezzo si annoverano Hotel del calibro dello Splendido e Splendido Mare Portofino, del Savoy e Four Seasons di Firenze, dell’Hotel Des Bergues di Ginevra. Negli anni ha conosciuto capi di stato e famiglie reali. Un incontro speciale, ci confida, quello con la Regina Rania di Giordania. Nel 2011 Vettorello è lifestyle manager all’Armani Hotel Milano ed è accanto alla Granduchessa del Lussemburgo nella scelta di un abito nell’atelier di Giorgio Armani.
Si affaccia il Grand Hotel Tremezzo
Cambio di paesaggio e nel 2013 il futuro General Manager entra nel Grand Hotel Tremezzo. «Era una giornata d’inverno», ricorda Vettorello, «le cime delle montagne innevate, il fascino del lago come lo conoscono solo gli abitanti di queste rive meravigliose. Un passo, la splendida scalinata dell’hotel, la vista dal Rooftop che abbraccia uno dei panorami più emozionanti al mondo, da Bellagio alle cime della Grigna, “e subito ho sentito quella grandeur di inizio secolo, che ancora oggi seduce e rende inimitabile il soggiorno al Grand Hotel Tremezzo».
«Ogni giorno sento che qui vivo di bellezza»
La carriera è veloce, operation manager, hotel manager, e oggi general manager. La simpatia è sempre la stessa, naturale, calda, amabilissima, una certezza e un punto di riferimento per gli ospiti internazionali. «A guidarmi in questi anni è stato lo stile della Famiglia De Santis, che con raffinatezza, amore delle tradizioni e profonda conoscenza del territorio e delle sue eccellenze, ha esaltato e portato ai vertici l’antico splendore di questo magnifico Palace». Progetti per i prossimi mesi? «Impreziosire ancora di più la qualità già altissima del servizio. E poi mi piacerebbe che i nostri ospiti scoprissero in ogni stagione l’immensa ricchezza della Tremezzina, e noi vantiamo una perla del Settecento, Villa Sola Cabiati, ai borghi storici sulle pendici delle montagne, e ancora, i giardini segreti, le passeggiate di pura emozione, dal Sacro Monte di Ossuccio, patrimonio Unesco, a San Martino di Griante, e ancora i capolavori di un artigianato millenario, e penso alla seta. Io stesso mi considero un ospite di questo piccolo paradiso. E ogni giorno sento che qui vivo di bellezza».