Come prepararsi per il colloquio in hotel? Step 1
Intervistatore o intervistato? Non importa chi tu sia, per affrontare un colloquio è bene prepararsi
Le 4 fasi del colloquio individuale
Ogni buon colloquio dovrebbe svilupparsi in 4 fasi, definite e gestite principalmente dall’intervistatore ma con interventi e quesiti anche da parte candidato.
Ecco nello specifico i nostri suggerimenti divisi in tre semplici step per affrontare con consapevolezza il vostro prossimo colloquio.
1. Le 4 fasi del colloquio
2. Mi parli di lei… le domande dell’intervistatore
3. Avrei una domanda. La ribalta del candidato
1. Prima impressione
Non appena ci si incontra, superati i primi convenevoli, l’intervistatore dovrebbe fornire una breve ma esaustiva descrizione dell’azienda ed eventualmente della posizione per cui si sta sostenendo il colloquio. In questa prima fase è bene che entrambi le parte si dimostrino tranquilli, affabili e curiosi affinché ci si senta a proprio agio. Basterà un sorriso sincero e poche parole per dimostrarsi aperti e disponibili. Ricordate, la prima impressione può incidere molto sul procedere dell’intervista.
2. L’intervista al candidato
Per costruire o mantenere un brand nel mondo dell’hotellerie è fondamentale scegliere il miglior personale possibile, pertanto è bene avere chiare in mente le domande da porre ai candidati, così da poter ottenere il maggior numero di informazioni riguardo al candidato che si ha di fronte e poter fare la scelta migliore per il proprio albergo. Ma quali domande bisognerebbe sempre includere nella check-list? E su cosa vertono le domande chiave di una selezione?
3. Le domande all’intervistatore
“Ha qualche domanda?”, quando la fine di un colloquio è l’inizio di una grande opportunità! E’ infatti in questo momento che il selezionatore sta per mettere davvero alla prova la vostra personalità.
Ricordate, non c’è niente di meglio, per un HR manager, che vedervi entusiasti verso l’azienda per la quale lui/lei stesso/a lavora. La risposta giusta nono è una sola, ma sicuramente quella da non dare è “no”. Per non rimanere senza parole, ci sono alcune domande, piuttosto standard, che si possono porre all’intervistatore, e alle quali quest’ultimo dovrebbe sempre essere in grado di rispondere. Noi ne abbiamo selezionata qualcuna per farvi arrivare preparati.
Mi raccomando, da evitare al primo colloquio domande dirette sulla retribuzione e sulle ferie!
4. Le faremo sapere
Il termine del colloquio, così come l’inizio, è un momento cruciale e di massima importanza. Dopo aver ricevuto tutte le informazioni necessarie da parte dell’intervistato e dell’intervistatore è bene fornire e ricevere informazioni relative al feedback del colloquio. Che l’esito sia positivo o negativo, è gradito e buona regola conoscere l’esito dell’intervista e sulle modalità di tale comunicazione. Nel caso in cui l’intervistatore non fornisse informazioni al riguardo, candidati, fatevi avanti e domandate. E ricordate, se entro la data prevista non ricevete un feedback, contattate la società, preferibilmente via e-mail, per capire se la selezione è ancora aperta, ribadendo il proprio interesse nella posizione o per tentare di comprendere le motivazioni – in caso di esclusione – per potersi migliorare.