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Impresa di successo
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2017

Come creare un’impresa di successo partendo dalla fisica quantistica

La fisica quantistica dimostra che viviamo in un mondo di energia e di vibrazione che muovono la materia e indirizzano le azioni e le relazioni tra persone. A seconda di come risuoniamo (pensiamo) creiamo un sistema di abbondanza o di scarsità. Per capirne di più abbiamo intervistato Giovanni Vota, ingegnere elettronico, autore del libro “L’azienda quantica. Come creare e gestire olisticamente un’impresa di successo

L'Azienda Quantica, di Giovanni Vota _1

Com’è che siamo noi a costruire la nostra realtà e quindi anche il successo della nostra azienda?

«Noi creiamo la realtà con i nostri pensieri, credenze ed emozioni, perché siamo fatti di onde elettromagnetiche che si attraggono e respingono a seconda della frequenza delle stesse. Dipende quindi da come risuoniamo, con frequenze alte di abbondanza, amore, gratitudine, o con frequenze basse di rabbia, paura e competizione, se costruiamo un sistema di abbondanza o di scarsità».

Non è proprio intuitivo questo discorso su un nostro presunto potere creatore … ci sentiamo più spesso vittime delle sfavorevoli congiunture economiche.

«In effetti è difficile comprenderlo con l’utilizzo esclusivo o preponderante del pensiero razionale della mente conscia, che riesce a registrare una minima parte dei dati-informazioni che il cervello limbico (subconscio e super conscio) processa in un secondo. Se, invece, si lasciano emergere le altre parti del cervello, allora è possibile avere un maggior potere creativo e creatore e incidere di più sulla realtà e sul mondo che si desidera realizzare».

Per questo lei suggerisce a capi azienda e collaboratori di avere sempre chiaro il tipo di motivazione che muove le loro decisioni e i loro comportamenti, se vogliono davvero perseguire il successo della propria impresa?

«Sì, perché il fare di per sé è neutro, mentre dipende dall’energia sottostante la direzione che prenderà e le frequenze che attirerà. Per esempio, si possono provare emozioni di soddisfazione insieme con gli altri o contro gli altri. L’emozione sembra essere la stessa, ma l’intenzione da cui origina è opposta e anche gli effetti saranno ben diversi. Nel primo caso, si ha successo insieme agli altri e si crea un contesto di benessere diffuso; nel secondo caso invece la logica è quella secondo cui qualcuno vince e qualcuno perde, e quindi gli effetti saranno comunque di scarsità e paura. Pensi alla crisi: in ogni periodo di crisi c’è chi fallisce e chi ha successo. La differenza sta nelle credenze. La crisi, come tutto, c’è se ci credi. Noi siamo co-creatori della nostra realtà».

Come si spiega?

«La fisica quantistica ha dimostrato che siamo vibrazione, onde elettromagnetiche che si muovono, vibrano a frequenze diverse, sintonizzandosi con le onde simili. Si confermano così le antiche sapienze secondo cui tutto è uno e interconnesso. Quando ci allineiamo al puro amore interiore e lo lasciamo sorgere, questo ci nutre e si riversa nel mondo e nutre tutto ciò che è aperto a essere nutrito».

Come connettersi allora all’energia che sta sotto ciò che si vede e si cataloga in modo binario, smettendo di interpretare, guidare e muovere tutto con una parte ridotta del cervello?

«Le pratiche di meditazione, lo yoga, e la tecnica stessa che descrivo nel libro “Spiritual Quantum Coaching” attivano le onde del cervello che connettono con dimensioni più profonde. In particolare le onde alfa sono collegate all’emisfero destro, che favorisce le intuizioni, l’ispirazione, l’introspezione, il problem solving creativo. Attivando le onde alfa si è più concentrati, si apprende meglio e più in fretta e si riduce lo stress».

Non è chiedere troppo a chi vorrebbe creare un’impresa di successo facendo il proprio lavoro, senza troppo stress, il dedicarsi a queste pratiche ascetiche?

«Già essere consapevoli dell’influenza dei propri pensieri e motivazioni sarebbe un gran passo avanti per regolare meglio società e organizzazioni. Comprendere e iniziare a verificare che, in termini comuni, si raccoglie quello che si semina, sarebbe una buona cosa per essere leader capaci. Inoltre, quando si inizia a meditare si sta meglio, si recuperano energie e ci si apre a nuove possibilità, accadono cose nuove, inaspettate, oltre ogni aspettativa. Non è una cosa difficile da fare, si tratta solo di creare nuove abitudini».

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