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Mercati di nicchia del turismo mondiale
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2019

È la nicchia, bellezza, è la nicchia!

Alla scoperta di insoliti mercati di nicchia del turismo mondiale, a cura di Maurizio Faroldi
 

New York_1 Père Lachaise_2

Parlare dell’esigenze di soggiorno dei clienti business o leisure è tema quotidiano per un operativo alberghiero; soffermarsi sulle motivazioni che contraddistinguono l’uno e l’altro, approfondendo riflessioni sui desideri che stanno a monte di un viaggio, è consuetudine meno praticata. I predicati verbali che dovrebbero costituire l’imperativo culturale di ogni operatore del settore sono il capire, studiare, approfondire le idee alternative di un viaggio; la motivazione insolita o la curiosità dei pochi. Questo ci porta ad affrontare il tema infinito dei mercati di nicchia. Nicchia, in economia, è quella parte di mercato che la concorrenza non ha ancora raggiunto, o che ha solo parzialmente occupato; e conseguenza di questo è che la domanda non viene ancora sufficientemente soddisfatta. Nicchie sono in genere spazi piccoli, sia in termini di utilizzatori che di reddito generato; nonostante questo possono diventare nel tempo tendenza, e mercati di riferimento. Trattiamo oggi di 4 nicchie insolite ma meritevoli di attenzione.

  • il turismo cinerario
  • il turismo letterario
  • il turismo sanitario
  • il turismo rurale

Turismo cinerario o necroturismo

Necro-turismo significa scoprire i cimiteri che rappresentano un patrimonio da conoscere in quanto beni culturali di eccezionale interesse. Dalle tombe monumentali ai churchyard, dai cimiteri militari ai monumenti funebri di personaggi illustri, il necro-turismo ci rivela la storia e le curiosità legate a questi luoghi di confine tra presente e passato. Perché i cimiteri monumentali sono musei a cielo aperto della scultura degli ultimi 200 anni. La loro valorizzazione è diventata oggetto di studio e un’associazione, la ASCE (Association of significant Cemeteries in Europe) è impegnata nel promuovere il riconoscimento dei cimiteri europei come beni culturali. Pochi sanno infatti che il cimitero di Stoccolma è Patrimonio mondiale dell’Unesco; o che il Père-Lachaise di Parigi registra 3.500.00 visitatori l’anno; turisti alla ricerca di storie e personaggi famosi come Delacroix, Wilde, Moliere e… Jim Morrison. Il cimitero Ebraico di Praga, invece, conserva e restituisce alle visite una emozione e una suggestione senza pari, per via delle sepolture stratificate; così come il cimitero di Vienna viene scelto da milioni di musicofili, alla ricerca dei luoghi di riposo di Beethoven, Brahms, Gluck, Strauss, Salieri etc.

In Italia, le visite sono soprattutto per il Cimitero di Staglieno a Genova, che conserva testimonianze del periodo Liberty e il Cimitero Monumentale di Milano, specchio fedele dei costumi di una epoca che va tra il XIX e il XX secolo; oltre a risultare nella classifica dei primi 5 cimiteri monumentali più belli al mondo. Si può eccepire il fatto che le suddette città citate siano destinazioni turistiche indipendentemente dai loro cimiteri; ma il turismo cinerario considera a ragione, la visita ai cimitero al pari delle visite a tradizionali musei ricchi di opere d’arte. E questa scoperta accresce in valore aggiunto la scelta di una destinazione turistica.

Turismo letterario

Si diceva e si dice ancora oggi che leggere significhi viaggiare senza spostarsi; ma al giorno d’oggi è aumentata enormemente la possibilità di poter uscire dal viaggio della nostra fantasia ed entrare direttamente nei luoghi di cui abbiamo letto le storie che ci hanno emozionato. Il turismo letterario non è certo una novità: basti pensare all’eredità culturale trasmessa dai gran tour sette-ottocenteschi; ma è la base dei fruitori di questa motivazione al viaggio che si è allargata esponenzialmente. Infatti sono numerosi i lettori che, per i loro viaggi, scelgono di includere librerie, case di residenza di grandi scrittori, ripercorrendo i luoghi che hanno costituito il palcoscenico di storie e romanzi. Ma come si fa, poi, in pratica, a comporre la letteratura con il viaggio?

Esistono tour operator che propongono selezionati tour letterari ispirati ai più grandi successi della letteratura di tutti i tempi. I romanzi e i racconti diventano i punti di partenza o di arrivo di un viaggio alla ricerca delle storie lette sulle pagine degli scrittori più amati. Le destinazioni sono innumerevoli e diversificate; come la fattoria di Karen Blixen fuori Nairobi, dove è ambientato il libro La mia Africa; o la Taverna del Cavallo Bianco a New York, dove il poeta Dylan Thomas bevve i famosi 18 whisky che lo hanno ucciso. Si possono percorrere le strade di Irlanda rileggendo Joyce, Yeats e Becket; o il magico Brasile di Jorge Amado; cercare i passi di Pereira nei vicoli di Lisbona o viaggiare in pulman verso la Terra del Fuoco con i libri di Chatwin o Coloane. Come definire diversamente l’esplosione turistica di Scicli e la costa Sud-Orientale della Sicilia, se non figlia del commissario Montalbano di Camilleri!

Così come Stratford on Avon, con la casa natale di Shakespeare, risulta stabilmente al quarto posto dei siti inglesi più visitati dal turismo internazionale.

Turismo medico o turismo sanitario

A causa dei costi e dei tempi di attesa per le procedure mediche negli Stati Uniti e in Europa, molte persone vanno in terre lontane per cure mediche. Dati recenti indicano in 11 milioni le persone nel mondo che si muovono con questa motivazione. Un posto per un’operazione per rifarsi il naso? Il Sud Africa con il miglior rapporto alta specializzazione/economicità ha sostituito il Brasile come destinazione per i problemi maxillo-facciali. L’India è al top delle destinazioni per una sostituzione di valvole cardiache; mentre più vicino a casa nostra troviamo la Croazia, mecca dell’implantologia odontoiatrica. E quando il problema è “cambiar sesso”? la Top Destination è Bangkok. E in Italia? È statisticamente rilevato che 2 operazioni su 3 in Lombardia siano effettuate a pazienti residenti nel Sud Italia.

Nel 2016 sono state più di 100.000 persone. E, da quando la privatizzazione della sanità si è focalizzata sul turn over dei posti letto e sulle dimissioni accelerate dei pazienti post-operati, ecco presentarsi l’esigenza per il paziente e per gli accompagnatori di trovare nel territorio circostante gli ospedali, le strutture ricettive alberghiere o para alberghiere che possano accogliere l’esigenza di residenza per periodi più o meno lunghi con il massimo confort e livelli di assistenza adeguati, prima di intraprendere il ritorno verso i luoghi di residenza. Indubbiamente gli Stati Uniti sono tutt’oggi la patria degli hotel paraospedalieri. E il mercato alberghiero specialistico fornisce la giusta risposta a questa domanda.

Turismo rurale

La peculiarità dell’offerta nel turismo rurale è la volontà di permettere al visitatore un contatto personalizzato, un inserimento nell’ambiente rurale fisico e umano, nonché una partecipazione alle attività, agli usi e ai modi di vita della popolazione locale. Mentre l’agriturismo si esprime nelle attività di ricezione e ospitalità e nel godimento naturalistico del contesto in cui la azienda è inserita, il turismo rurale è un grande passo in avanti nella esperienza di immersione in tutte le attività collegate dell’impresa contadina che il gestore della struttura mette a disposizione. Si va dalle attività soft come trekking, birdwatching e ippoturismo, all’esperienza più immersiva del vivere quotidiano nelle attività di produzione contadina, quali la raccolta dei prodotti della terra, l’accudimento degli animali, o la vendemmia.

Un’esperienza emozionale che viene vissuta anche come volano educativo con i soggiorni nelle fattorie didattiche e come opportunità di una conoscenza approfondita delle realtà di produzione alimentare, di cui la Food Valley Emiliana ne è un esempio. In conclusione, nicchia dopo nicchia, il mercato cresce ogni giorno di più, arricchendosi di suggestioni sempre più colorite. Si può sperimentare il Turismo Pop, che ci porta a seguire la vita di Elvis Presley con i suoi 20 milioni di visitatori in vent’anni a Graceland; di Bob Marley e la sua casa-museo di Kingston in Giamaica; di Beatles con il Cavern Club a Liverpool, e degli ABBA con il museo a loro intitolato a Stoccolma. Un altro turismo è quello spaziale con le visite a Tolosa e alla sede degli Airbus o al centro cosmologico di Houston, senza dimenticare il cosiddetto turismo industriale: per la velocità, l’Italia la fa da padrona con gli stabilimenti-musei di Ferrari, Lamborghini, Bugatti, Ducati e Maserati. Insomma è il proprio caso di dire: È la nicchia, bellezza, è la nicchia!

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