Roma sulla via della seta
Da regina dell’estate a meta prediletta dai turisti cinesi, la Capitale rimane nell’immaginario collettivo mondiale come una meta ineguagliabile
Prima qualche segno di ripresa, poi dati alla mano confortanti: il turismo a Roma è una specie di laboratorio di idee, una fucina con luci e ombre, ma stavolta la strada sembra decisa, e passa per l’Oriente.
Roma, regina di appeal del Sol Levante
D’altronde il 2018 era iniziato con numeri d’oro, percentuali di affluenza in crescita. Nessuno rinuncia alla città eterna, complice un clima che in una sola serata di luce romana ti fa dimenticare pioggia, buche e frenesia cittadina. Ad agosto 2018, infatti, la Capitale ha visto oltre 1 milione di arrivi con un +82,09% per tasso d’internazionalizzazione della domanda turistica alberghiera, mentre le prenotazioni per settembre-ottobre hanno segnato il +4% di arrivi e +5% di presenze dalla Cina. È per questo che anche il Convention Bureau Roma e Lazio è volato a Pechino a novembre scorso, grazie al contributo economico del MISE e con la collaborazione operativa di ICE – l’Agenzia per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero delle imprese Italiane – e il supporto di ENIT.
CBReL, la meeting industry italiana sul mercato cinese
Una tappa molto importante della grande strategia promozionale del CBReL, che ha iniziato a essere presente in maniera dinamica a molte fiere internazionali di riferimento, come la vetrina del World Travel Market di Londra. La missione cinese è stata inserita in un programma specifico, con l’obiettivo di supportare le politiche di attrazione delle attività di turismo congressuale e degli eventi in maniera concreta e soprattutto a lungo termine. La scelta della Cina è stata strategica, grazie alla concomitanza dell’Anno del Turismo Europa-Cina 2018, ma l’occasione è stata colta nel migliore dei modi, complice un attento calendario di incontri istituzionali e b2b, workshop e occasioni di networking a sostegno della promozione dell’offerta congressuale della nostra destinazione. CBReL ha poi siglato un Memorandum of Understanding con CTA - China Tourism Academy, ente del Ministero della Cultura e del Turismo Cinese preposto alle politiche di sviluppo outbound cinese, con lo scopo di promuovere iniziative congiunte per migliorare gli standard di accoglienza per il turismo cinese d’affari tra Roma e Lazio e la Cina. «La Cina rappresenta oggi un mercato di grande interesse per la Meeting Industry italiana», afferma Stefano Fiori, vicepresidente del Convention Bureau Roma e Lazio, «dove l’offerta congressuale del Lazio e di Roma, una delle destinazioni più desiderate al mondo, può trovare un mercato importante. L’intero progetto è stato sposato in un’ottica di sistema, dalle differenti strutture che si occupano di internazionalizzazione del Made In Italy e del suo territorio, per offrire un approccio strategico condiviso e coeso». Il CBReL è stato presente poi, a seguire, al CITM – China International Travel Mart, una delle più importanti fiere internazionali cinesi dedicate al turismo, con incontri con buyer e top client ideali per rafforzare l’immagine della Meeting Industry della capitale. Molte altre iniziative sono in cantiere per il 2019 appena iniziato.
Sistemi di wayfinding in cinese dal check-in al gate
Fiumicino rappresenta oggi il terzo aeroporto europeo, dopo Londra Heathrow e Francoforte, per numero di destinazioni direttamente connesse con la Cina, con ben 9 collegamenti, incluso Hong Kong, per un totale di ben 32 voli a settimana. Ecco perché lo scorso ottobre è stato inaugurato da Aeroporti di Roma un nuovo corner dedicato ai turisti cinesi, un punto di accoglienza fatto su misura che passa attraverso la tecnologia, con alcuni QRCode per essere collegati a siti, app e canali social ufficiali, e informazioni utili in lingua cinese per il soggiorno in città. Il turista cinese predilige il digitale, motivo per cui Adr ha messo a sua disposizione una serie di servizi on line, dall’app per il wayfinding dal check-in al gate, fino al wifi per navigare senza limiti. Il ministero degli Affari esteri cinese ha inoltre disposto tutti i riferimenti per contattare il centro di protezione consolare tramite app e account Wechat e anche il servizio consolare della Cina ha inserito un QRCode per dare la possibilità di registrare spontaneamente i dati del proprio viaggio all’estero sul sito dedicato. «Nel 2017 sono transitati nel nostro scalo 750mila passeggeri cinesi e sui primi 8 mesi del 2018 se ne sono contati già 470mila e i numeri sono in crescita», conferma l’a.d. di Adr, Ugo De Carolis. L’anno scorso sono arrivati in Italia quasi un milione e mezzo di cinesi e l’Italia rappresenta la prima meta turistica in Europa. Un flusso in crescita di cui si è accorto anche il Comune di Roma Capitale: «I turisti cinesi sono nella Top 10 degli arrivi nella Capitale e occupano il 7° posto - ha spiegato Carlo Cafarotti, Assessore allo sviluppo economico, turismo e lavoro di Roma Capitale. Roma piace perché ha 200 musei, centinaia di siti archeologici e 180mila posti letto, di cui 10mila in strutture a 5 stelle. Come amministrazione capitolina vorremmo trasferire in Città ciò Adr ha creato in aeroporto».
Una cultura di accoglienza da costruire
La Destinazione Roma è poliedrica ed emozionale e rimane una meta irrinunciabile nell’immaginario del viaggiatore, soprattutto quello di cultura extra-continentale. Per il turista del Sol Levante, Roma è più attrattiva se può visitarla possibilmente in lingua cinese (non inglese), se in hotel trova Wi-Fi libero, in camera il bollitore e le pantofole, un’accoglienza dedicata con interprete al front office, programmi TV in lingua cinese come sito web dell’hotel tutto rigorosamente in lingua cinese, finanche, se possibile, qualche piatto di cucina cinese in menù, con buona pace di carbonara e amatriciana. Altro leitmotiv importante, lo shopping. Roma per il turismo cinese è parte del brand made in Italy di alta moda, di arredamento, di arte, di cucina e di tutte le produzioni di alta qualità. Il turista cinese ha una capacità media di spesa notevole, classificandosi come “big spender” in Italia; motivo per cui rendere accessibile lo shopping fin dall’hotel, e molti alberghi di lusso romani hanno intuito l’importanza di questo sentimento, può essere un elemento altamente qualificante per l’intera esperienza di viaggio.
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