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I vantaggi bleisure
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2017

I vantaggi del bleisure: defiscalizzazione e maggior produttività

Durante il convegno “Il Nuovo Welfare Aziendale: ultimi trend e prospettive future” sono stati presentati i risultati del survey realizzato da Club Med e GIDP (Associazione Direttori Risorse Umane)  sul fenomeno bleisure. Si tratta di un trend che sta cambiando le abitudini e i criteri di scelta delle destinazioni dei viaggiatori, ma anche delle aziende nel momento in cui costruiscono un piano di welfare

I vantaggi del bleisure_1

E’ ormai condivisa da tutti l’opinione che sia indispensabile porre attenzione su questo tema in ogni impresa, soprattutto perché siamo ormai arrivati a quella che gli esperti definiscono “la terza fase” del welfare aziendale, ovvero quella del valore condiviso dove i servizi e i benefit sono visti come leva della produttività e allo stesso tempo come una possibilità di usufruire di defiscalizzazioni.

E che centra il bleisure? In realtà centra moltissimo perché, proprio alla luce delle novità fiscali legate alle politiche di welfare aziendale, costruire un piano di flexible benefits è oggi più che mai un ottimo sistema per rispondere ai vari obiettivi aziendali in ottica di valorizzazione delle risorse umane. Ecco perciò che tra questi benefit quello legato al viaggio di lavoro e al turismo d’affari – e quindi al bleisure - può essere una soluzione molto interessante proprio per aziende di ogni dimensione e cultura.

Tra flexible benefit e time management

L’indagine condotta da Club Med e GIDP è pensata per studiare quanto un trend come quello del turismo bleisure possa incidere sempre di più sulle scelte di welfare aziendali, alla luce del cambiamento di abitudini e criteri di selezione delle destinazioni da parte dei viaggiatori.
I risultati della ricerca, che ha coinvolto i direttori HR di imprese medio-grandi nazionali e multinazionali, hanno rivelato uno scenario in movimento anche all’interno delle realtà aziendali, nelle quali l’attenzione al benessere dei dipendenti e la cultura del time management iniziano a profilarsi come spunti per la costruzione dei piani di welfare:

  • Solo il 30% dei responsabili delle risorse umane conosce questo trend, ma il 40% degli intervistati afferma di essere a conoscenza del fatto che i dipendenti aggiungono effettivamente qualche giorno extra ai viaggi aziendali, in puro “stile” bleisure 
  • Il 43% considera valutabile l’ipotesi di estendere a familiari e accompagnatori la partecipazione all’evento aziendale anche se nessuno dichiara di averlo messo in pratica
  • L’84% ritiene che organizzare eventi per i propri dipendenti possa considerarsi un’attività integrante il programma di welfare aziendale, ma solo il 20% delle aziende dichiara di avere realizzato viaggi incentive/business, le altre si limitano infatti a trasferte di un paio di giorni con destinazioni a breve e medio raggio
  • Tuttavia, quasi il 70% dei direttori HR ritiene interessante l’ipotesi di organizzare incontri/eventi per i dipendenti utilizzando spazi meno convenzionali delle classiche sale meeting
  • Oltre la meta, 62%, ritiene che l’organizzazione di viaggi incentive possa migliorare la produttività e l’efficienza, ottimizzando il tempo lavoro
  • Quasi l’80% degli intervistati dichiara che l’azienda e attenta al benessere e alla crescita personale dei propri dipendenti e questo dato e supportato da un ampio ventaglio di benefit e strumenti messi a disposizione del personale
  • Riguardo invece allo stimolo alla crescita personale dei dipendenti, i corsi di formazione/aggiornamento sono in cima alla lista: uno strumento utilizzato dal 45% delle aziende. Seguono i corsi di lingua 37% e i master di specializzazione con il 13%. Ma i viaggi aziendali e i progetti sanitari pesano entrambi per il 9%

Si crea valore aziendale e aumenta la produttività

Ma uno dei dati più interessanti emersi dalla survey riguarda il tema delle agevolazioni fiscali: il 70% dei responsabili risorse umane non e conoscenza della possibilità di poterne approfittare per  l’organizzazione di viaggi incentive per i dipendenti, viaggi nei quali siano presenti dei momenti di incontro in spazi dedicati. Fattore questo invece che potrebbe invece stimolare le aziende a investire maggiormente in quest’area, ottenendone un reciproco vantaggio. “Dal benefit al bleisure”, ha sottolineato quindi Daniele Rutigliano, Direttore Vendite Europa del Sud della divisione business Meeting & Events di Club Med, “il passo e molto breve. E tutti gli indicatori estrapolati dalla ricerca mostrano come il concetto di un soggiorno di lavoro e piacere condiviso tra dipendenti e management porti senz’altro all’aumento della produttività. Al quale si può abbinare uno sconto fiscale che, per la nuova legge, da poco in essere, si può ottenere anche per l’organizzazione di momenti business e bleisure. Insomma in un contesto nel quale l’80% delle aziende dichiara di proporre diverse opzioni di benefit per i dipendenti, l’organizzazione di un evento esterno come un viaggio è sempre di più e sempre più chiaramente un investimento dell’azienda stessa per incrementare la gratificazione dei suoi collaboratori. Oggi,però, sono poche le imprese che approfittano di questa opportunità e ancora meno i manager che, in proposito, hanno idee innovative, nonostante gli esperti dicano che conviene. Secondo Site Foundation, i dipendenti motivati e coinvolti in un evento esterno, al ritorno in ufficio, sono più produttivi. Anche per l’Università di Medicina di Miami, gli eventi business condotti in un contesto leisure portano più benefici ai partecipanti. Ed è proprio questa la leva su cui si fa forza il trend bleisure: si lavora e ci si diverte insieme per creare un condiviso valore aziendale che fa rendere di piu”

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