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Check in con il robot: intelligenza artificiale in hotel
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2019

Check in con il robot: intelligenza artificiale in hotel

Intelligenza artificiale e robotica sono ormai di stanza in molti hotel innovatori! Una vera e propria rivoluzione tecnologica a cui le strutture alberghiere di nuova generazione non possono più dire di no, nell’ottica di costruire esperienze sempre più personalizzate e avanguardiste!

L’innovazione digitale ha ormai stravolto le tante sfere del quotidiano, modificato le abitudini, creato nuove necessità e stili di vita. E il mondo del turismo e dell’ospitalità come reagisce? Non può che abbracciare il cambiamento e innovarsi per creare esclusive opportunità per i viaggiatori.

Quali sono gli ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale?

Gli hotel, sempre più digital-friendly, sperimentano:

  • assistenti robotici;
  • servizi personalizzati in fase di prenotazione;
  • sistemi di riconoscimento vocale e facciale al check in e nell’offerta di servizi come il controllo luce e temperatura della camera;
  • sistemi di realtà aumentata che offrono ai clienti emozionali e interattive visite virtuale 3D della location;
  • chatbot che interagiscono 24h con i clienti.

Secondo la rivista Hospitality Tech il 22% degli hotel intervistati si ritiene d’accordo a inglobare nelle proprie strutture degli assistenti robotici, con un investimento di 30.000€ a macchina.

I primi robot-concierge nell’hotellerie mondiale

Era il 2013 quando in Oriente qualche hotel dava il benvenuto ai primi concierge 4.0 dal cuore androide. Tra i precursori la Cina con l’hotel Pengheng Space Capsules. Da quel momento è stata progettata una sequela di robot-maggiordomi, robot-camerieri e android-traduttori che potessero svolgere solo le mansioni più meccaniche e impersonali. Secondo uno studio McKinsey quasi la metà delle ore lavorative dello staff alberghiero è dedicato a questo tipo di attività e quindi il 94% di esse poteva essere facilmente automatizzato. Negli anni i robot sono diventati sempre più umani e sofisticati, tanto che oggi possono interagire perfino con l’interlocutore, rispondere alle sue domande e decodificare anche il linguaggio non verbale.

E in Italia?

Nel 2018 anche in Italia è arrivato Pepper, il primo maggiordomo-androide, al Parc Hotel di Peschiera del Garda. Intrattiene gli ospiti, li aggiorna su condizioni meteo, mezzi di trasporto e orari dei musei grazie al costante collegamento a internet. Svolge il 50% delle mansioni di accoglienza in modo che il personale umano possa dedicarsi a operazioni più complesse e strategiche.

Negli hotel del futuro incontreremo solo robot?

I robot-concierge oggi hanno un’intelligenza artificiale sofisticata, riconosciuta dalla Teoria di Gardner e vantano caratteri umani sorprendenti come la percezione visiva, spazio-temporale e decisionale. I robot non si stancano, non perdono la lucidità, fanno pochi errori, non si agitano e tantomeno si annoiano. Possono lavorare ininterrottamente, non hanno diritto allo stipendio e alle ferie ma quello che non potranno mai fare è avere un cuore, un istinto e una passione, quel tris di componenti che fa degli esseri umani creature imprevedibili, che quindi continueremo a incontrare negli hotel, seppur in un modo decisamente nuovo!

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