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2019

Dagli hotel agli aerei, le nuove frontiere della conciergerie

Lo spirito di un vero concierge? Essere sempre in modalità on e anticipare i desideri del cliente. Una figura professionale che ha lasciato il segno nell’hotellerie di lusso, traghettando i clienti attraverso un soggiorno indimenticabile, e che ora sta muovendo i suoi primi passi nel trasporto aereo mondiale.

Qualcosa è cambiato nel concetto di ospitalità, da una parte c’è chi crede nel digitale e si dota addirittura di concierge robotici, dall’altra c’è chi sceglie di investire nella figura del concierge tradizionale anche in ambienti fuori dal comune. In questa seconda direzione va la conciergerie in volo: pare infatti che l’impeccabile portamento dei maggiordomi, negli ultimi tempi, non sia più solo un privilegio dell’hotellerie, ma anche di un settore come l’aviazione civile.

Maggiordomi a bordo di Air Canada

Crescente è l’impegno profuso dalle compagnie nella modernizzazione delle flotte aeree e nella qualità dei servizi luxury offerti. Air Canada, in particolare, ha fatto della conciergerie un punto di forza per distinguersi dalla concorrenza e regalare un’esperienza unica a chi, per lavoro, è costretto a vivere tra un aeroporto e l’altro. Un servizio stellato che conta 300 agenti concierge, ad oggi attivo negli scali business mondiali di 47 paesi e che fa di Air Canada la prima compagnia al mondo a riservare dei flying butler ai clienti Vip, Business, Elite e Super Elite. In Italia il servizio è già attivo a Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Grazie al servizio di conciergerie Air Canada ha vinto diversi premi, tra cui quello come migliore compagnia aerea del Nord America e unica compagnia aerea 4 stelle Skytrack.

Chi sono i concierge in volo

Premurosi e dall’agenda ricca di contatti, i concierge ad alta quota sono dei professionisti multilingue, formati appositamente per sviluppare grandi competenze di problem solving e mettersi al servizio dei passeggeri. Ricevono una formazione fortemente orientata al settore alberghiero ed aeronautico, e garantiscono una conoscenza del territorio di riferimento molto approfondita. Con un contatto telefonico dedicato possono noleggiare un’auto, prenotare un ristorante o un hotel, comprare un regalo, un biglietto aereo o per uno spettacolo di teatro. Oltre a gestire la relazione con l’ospite e la sua accoglienza dal punto di vista personale, si occupano anche delle questioni più burocratiche legate a pratiche aeroportuali, di upgrade e gestione bagagli.

C’è poi chi il maggiordomo ce l’ha personale. È il caso della Etihad Airways che ha brevettato The Residence, lo spazio più esclusivo mai progettato all’interno di un aeromobile: non una semplice suite ma un vero e proprio appartamento di 12 mq, dotato di camera da letto, sala, bagno, doccia privata, minibar e un efficiente maggiordomo personale, formatosi alla Savoy Academy. The Residence è un privilegio degli Airbus A380, nella tratta Mumbai-New York che passa per Abu Dhabi e un biglietto di sola andata ha un costo di 16mila euro.

E in questa ondata innovatrice, come si muoveranno le altre compagnie aeree? Emuleranno Air Canada puntando sull’eccellenza del servizio di hospitality?  Di sicuro studieranno delle soluzioni che puntano all’integrazione tra tecnologia e savoir faire umano, perché il viaggio non è solo una parentesi noiosa da smaltire nell’attesa di atterrare, ma sempre più un’esperienza piacevole all’insegna di comodità ed efficienza.

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