Tra entertainment e tecnologia
Ecco come si evolve l’accoglienza contemporanea. Intervista con lo chef Bruno Barbieri

Le formule dell’accoglienza in Italia si rinnovano sotto il segno dell’intrattenimento e della tecnologia: un trend di successo che sta conquistando un numero sempre più ampio di ospiti. Anno dopo anno, infatti, l’offerta disponibile presso le strutture ricettive del Belpaese si arricchisce e si fa ancora più accattivante, con un occhio di riguardo per qualità, varietà dei contenuti offerti e massima personalizzazione. E proprio in merito a hôtellerie, ospitalità e entertainment, ecco cosa ne pensa lo chef pluristellato Bruno Barbieri, intervistato da Alessandro Misani, Direttore del ME Milan Il Duca.
Come si è evoluto secondo te il mondo degli hotel negli ultimi 20 anni?
«L’hôtellerie nel mondo si è evoluta parecchio, mentre in Italia siamo più tradizionalisti. Se in molte strutture la spinta del mercato ha portato a adeguare i servizi, in altre capita ancora di arrivare di notte e trovarsi di fronte a personale poco preparato che non è in grado di relazionarsi in maniera precisa e puntuale con il cliente, tutto questo magari solo per risparmiare un po’. Ma il rischio, ormai, è che il mercato non perdoni. Servono investimenti anche da parte dello Stato e agevolazioni per gli albergatori: non va mai dimenticato che gli hotel sono il biglietto da visita del nostro Paese.
Qual è il tuo ricordo più bello legato al soggiorno in un hotel? E quale quello più brutto?
«Il ricordo più bello legato a un albergo è quello di un viaggio on the road insieme ad amici in Venezuela. Dopo tre settimane di macchina, giorno e notte alla guida, attraversando buona parte del Paese, abbiamo raggiunto un hotel al confine con l’Amazzonia brasiliana dove ad attenderci abbiamo trovato pappagalli, scimmie, alligatori, farfalle giganti e chi più ne ha più ne metta! Il ricordo più brutto, invece, è legato a una prenotazione sbagliata in un hotel a L’Avana: all’arrivo mi sono sentito dire “Signor Barbieri lei ha sbagliato giorno e purtroppo ora siamo al completo”. Peccato che fossero le 2 di notte!».
Ti piace cambiare o preferisci soggiornare sempre negli stessi luoghi?
«Mi piace sperimentare e amo scoprire nuovi hotel in nuove località. Naturalmente, ci sono dei luoghi in cui ho i miei indirizzi preferiti, per esempio in alcune città, come Parigi, Rio de Janeiro e Melbourne».
Come scegli gli hotel in cui soggiornare?
«Li scopro, mi organizzo a seconda della zona dove devo andare, guardo alcuni siti – per esempio il servizio Hotel Booking di Sky – cerco immagini oppure mi affido al passaparola, dipende».
Secondo te è più difficile stare dietro i fornelli o dietro il banco di una reception?
«Sono due cose differenti e se hai talento credo siano comunque due lavori che ti possono regalare grandi soddisfazioni».
Che cosa per te non può mancare in un hotel? Che caratteristiche deve avere l’hotel dei tuoi sogni?
«Un servizio disponibile 24 ore su 24, un collegamento internet potente, un buon ristorante e un ottimo servizio di colazione, la spa, un’organizzazione funzionale e attenta al cliente. Infine, non deve mancare l’offerta televisiva firmata Sky, in particolare se si alloggia o si soggiorna soli. Mi piace vivere in hotel come a casa, con il televisore sempre acceso. Poi se sono in giro, come spesso accade, e riesco a vedere il mio programma preferito, beh allora bingo!».
Qual è la prima cosa che fai una volta varcata la soglia di un hotel?
«Annuso l’aria e percepisco gli odori... da quelli capisco in quale casa sono finito. Ho un buon naso per questo e non mi sbaglio mai, l’hôtellerie prima di tutto è una passione».
Quanto è importante per te trovare stanze che siano tecnologicamente funzionali e all’avanguardia?
«È molto importante, significa essere aggiornati e competitivi sul mercato. La tecnologia fa parte ormai delle nostre vite e poter godere di tutti i comfort e le agevolazioni che ne derivano, anche quando si è lontani da casa propria, aiuta a rilassarsi e a vivere al meglio il proprio soggiorno».