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2019

Il turismo enogastronomico visto dai Millennial Foodie

Trend in continua crescita, i giovani blogger, e non, amanti del cibo scelgono le loro mete anche per la cucina locale

Scelgono la vacanza in funzione di quello che mangeranno e non (solo) di quello che vedranno; conservano nella memoria, fisica e digitale, i ricordi delle loro esperienze gastronomiche; amano lo street food come e più dei ristoranti stellati, sono aperti alle novità e premiano con scatti da pubblicare su Instagram i piatti più autentici. Questo l’identikit dei Millennial, la generazione dei viaggiatori 20-35 enni sempre più foodie, definizione scelta non a caso visto che l’hashtag conta oggi quasi 128.000.000 post.

Ma quali sono le mete prescelte? Eccone alcune emerse dalla ricerca Tasty Travel di Hotel.com.

La vacanza del Millennial Foodie

La vacanza di un giovane foodie del Belpaese dura in media sette giorni, durante i quali vengono scattate circa 134 foto: oltre la metà (56%) dedicate a paesaggi, natura o spiagge, ma ben il 20% hanno come soggetto il cibo. Durante la loro vacanza infatti i Millennial italiani dedicano circa il 13% del tempo ad attività indirizzate al cibo, a partire dal ristorante o locale tipico fino alle bancarelle dei mercati.

Ma la cosa sorprendente è che le esperienze culinarie sono tra quelle che vengono ricordate di più e che fanno la differenza sulla percezione di una destinazione.

In particolare l’Italia è tra le mete più scelte proprio per la sua offerta gastronomica, circa il 64%, seguita dalla Spagna con il 33%. Andando nel dettaglio delle città, Roma conquista il podio sia nella classifica internazionale, dove si posiziona al primo posto seguita da Barcellona e Parigi, che in quella globale, al terzo posto con Tokyo e Parigi.

Guardando invece all’altro capo della classifica invece, il Regno Unito è la nazione con la peggior offerta di cibo.

Dal piatto al web: le ricerche su TripAdvisor e GoogleTrends 

A conferma di una crescita sulle destinazioni in generale, il portale TripAdvisor ha visto nell’ultimo periodo un aumento anche per le prenotazioni nella categoria enogastronomica. In particolare i tour del settore per destinazioni italiane su TripAdvisor sono aumentati, nel 2017 sul 2016, del 38,7%, mentre le prenotazioni dei tour enogastronomici e le degustazioni dei vini sono cresciute del 59%.

Anche i dati forniti da Google Trends relativi alle ricerche online sul turismo enogastronomico italiano, da parte di utenti su tutto il territorio globale, rivelano che nel 2017 le search sono notevolmente aumentate rispetto all'anno precedente. Nel biennio 2017-2018, i Paesi che hanno dimostrato il maggiore interesse per l'Italia come destinazione turistica legata al settore agroalimentare sono nell'ordine Paesi Bassi (+14%) Belgio (+20%) Svizzera (+4%) Francia (+21%) e Danimarca (+70%), mentre tra gli appassionati di turismo del vino i Paesi da cui l’Italia è più cercata sono Svezia (+57%), Slovenia (+50%), Danimarca (+160%), Stati Uniti (+10%) e Irlanda (+17%).

Le regioni e le città italiane più cercate sono state la Toscana e Firenze, Piemonte e Alba, Lazio e Roma, Sardegna, Sicilia, mentre il prodotto italiano più cercato nell’ambito del turismo enogastronomico su tutto il territorio globale è il prosecco, seguito nell’ordine da mozzarella, gorgonzola, ricotta e tartufo.

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